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E' una bella storia che parla del Friuli e della Udine del dopoguerra attraverso i ricordi (veri) dell'infanzia e dell'adolescenza di tre bambine. Il libro è stato scritto da Lauretta Locatelli, mia madre, udinese doc.
Mariateresa Bazzaro
Clicca sull'immagine per andare alla pagina dove scaricare il libro, ma ricordati SOLO venerdi 17 Gennaio 2013.
Acqua, aceto e bicarbonato è un piccolo libro della memoria, un collage delicato e ironico di storie di vita vissuta. Storie semplici, casalinghe come il profumo del pane appena sfornato; storie ora lievi, ora drammatiche, viste con gli occhi di tre piccole donne della provincia italiana e raccontate in punta di penna dalla mano più matura. Tra le case, le vie e le piazze di una Udine alle prese con la guerra e la ricostruzione, scorre la vita di tre sorelle, tra gioie, sacrifici, esplorazioni, scoperte. Una storia che racconta le vicende quotidiane di una famiglia allargata a nonni amorevoli, parenti “altolocati”, vicini di casa bizzarri; la fluida narrazione che porta alla conquista dell’emancipazione, seguendo l’unico filo conduttore possibile, quello del ricordo più autentico e genuino.
“Non c’è un inizio e non c’è una fine. E nemmeno un perché” – scrive l’autrice.”C’è solamente il desiderio che tanti piccoli momenti della nostra vita non vadano del tutto dimenticati. (…) Sono passati tanti anni. (…) Un mondo lontanissimo, dove tutto era diverso. (…) Certamente non immaginavamo neanche lontanamente come sarebbero cambiati il linguaggio, la vita, le abitudini, la morale; praticamente tutto! Ci siamo adattate, abbiamo imparato a tenere il passo con i tempo. Abbiamo saputo ascoltare”.
I tempi che cambiano, le nuove comodità, i riti religiosi, familiari e collettivi, le tradizioni fortemente ancorate e sentite nell’ambito domestico e cittadino, fanno di questo libello un’autentica storia corale, dove le voci delle tre sorelle – Lucia, Lauretta e Mariapia – si intrecciano con quelle della città, con le sue piazze, i negozi, le drogherie e tutte le sue umanità.
Ne esce un affresco, un leggero acquarello che si snoda tra le vie misteriose della memoria, fino a farne storia collettiva. Il libro, infatti, si rivela non solo la storia di tre sorelle, ma quella di una città, tra luci ed ombre, ricchezza e povertà, guerra e pace.
Uno spaccato di grande fascino non privo di ironia; un racconto dove soprattutto la luce della speranza non viene mai meno.
Il Fogolar Furlan Bologna