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Sabato 9 agosto u.s. il “Fogolâr Furlan” di Bologna ha organizzato ad Attimis (UD), con il patrocinio della locale Amministrazione comunale, un incontro finalizzato allo scopo di dedicare una riflessione ai tragici fatti avvenuti a Malga Porzus nel febbraio del 1945.
Dopo la sobria presentazione dell’evento ad opera della Prof.ssa Lidia Brovedani ed il saluto ai convenuti porto da Walter Troiero, Presidente del “Fogolâr Furlan” di Bologna, la parola è passata a Maurizio Malduca, sindaco di Attimis e relatore della manifestazione.
Il primo cittadino del centro friulano ha rievocato con esemplare equilibrio il clima di grande tensione che aleggiava in quell’ultimo inverno di guerra sulla popolazione della zona, pesantemente provata da lunghi anni di lutti e sacrifici, ricordando quindi come le insanabili discordanze di carattere politico sfociassero drammaticamente nell’assassinio di venti partigiani della Divisione “Osoppo” ad opera di elementi della Divisione “Garibaldi”.
L’intervento del sindaco Malduca, molto apprezzato per chiarezza di esposizione ed imparzialità d’accenti, è stato poi seguito dalle testimonianze circa l’episodio di Porzus portate dal Prof. Adriano Degano, presidente del “Fogolâr Furlan” di Roma e dal Prof. Picotti, le cui parole hanno ancora una volta suscitato, pur a così lunga distanza di tempo, empiti di emozione nell’animo dei presenti.
Successivamente, tutti si sono recati a Malga Porzus, teatro dell’eccidio, dove è stato deposto un mazzo di fiori in memoria delle vittime di un momento di cieca violenza. Tra i caduti di quell’infausta giornata, si ricordano particolarmente il comandante “Bolla”, zio di Francesco De Gregori, ed il fratello di Pier Paolo Pasolini.
Un gustoso intrattenimento a base di cibi e bevande, organizzato impeccabilmente dalla Pro Loco di Porzûs, ha chiuso l’incontro, contribuendo a dissipare in qualche misura il peso della mestizia calato sugli intervenuti.
Un articolo a ricordo della giornata si trova anche sul sito www.clape.it, che vi invitiamo a sfogliare.
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